06/02/09

Sanità: PROFESSIONI SANITARIE. IL CONSIGLIO DEI MINISTRI INIZIA ESAME DECRETO PER ISTITUZIONE ORDINI

Comunicato n.51 27 febbraio 2008 UFFICIO STAMPA PROFESSIONI SANITARIE. IL CONSIGLIO DEI MINISTRI INIZIA ESAME DECRETO PER ISTITUZIONE ORDINI Il Consiglio dei Ministri ha iniziato l'esame dello schema di decreto legislativo presentato dal Ministro della Salute Livia Turco per l'istituzione degli ordini e degli albi delle professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione. Con questo provvedimento, il cui esame da parte del Governo sarà completato entro il prossimo 4 marzo, si da piena attuazione a quanto previsto dalla legge 43 del 2006 in materia di albi e ordini professionali. Le nuove disposizioni riguardano oltre 530 mila professionisti sanitari, articolati in 22 professioni sanitarie, che saranno d'ora in poi soggetti alla disciplina ordinistica a garanzia della correttezza dell'esercizio professionale e del rispetto delle regole deontologiche nei confronti degli assistiti. Il decreto legislativo prevede infatti l'istituzione di tre Ordini professionali: • l'Ordine nazionale degli Infermieri cui si stima saranno iscritti 328.500 infermieri; • l'Ordine nazionale delle Ostetriche e delle Professioni sanitarie della riabilitazione per un totale stimato di 97.700 iscritti; • l'Ordine nazionale delle Professioni tecnico-sanitarie della prevenzione per un totale stimato di 105.800 iscritti. Agli Ordini viene riconosciuta la natura di enti pubblici non economici, sottoposti alla vigilanza del Ministero della Salute e con autonomia patrimoni aie, finanziaria, statutaria e regolamentare. I tre Ordini si costituiranno in altrettante Federazioni nazionali mentre all'interno di ciascun Ordine è prevista l'articolazione delle 22 professioni in Albi provinciali, che saranno comunque soggetti alle disposizioni dei codici deontologici approvati dalle Federazioni nazionali dei tre Ordini professionali di riferimento. Gli statuti degli Ordini e delle Federazioni dovranno attenersi a una serie di principi tra i quali: democraticità nelle procedure di elezione degli organi; non discriminazione per motivi religiosi, sessuali, razziali, politici o relativi ad altra condizione personale o sociale; la partecipazione effettiva alla vita dell'Ordine delle professioni meno rappresentate nel Consiglio direttivo; la leale collaborazione con lo Stato e gli altri Enti pubblici; la separazione della funzione di indirizzo politico dalla gestione amministrativa. E' inoltre prevista l'incompatibilità tra cariche ordinistiche e qualsiasi altra carica esecutiva in partiti, sindacati, enti previdenziali e incarichi di governo nazionale o locale. Per l'iscrizione agli Ordini sarà indispensabile un titolo universitario o equipollente o equivalente mentre sono previste specifiche norme per l'esercizio professionale dei professionisti comunitari ed extracomunitari. Il decreto stabilisce infine le attività riservate alle 22 professioni sanitarie inserite nell'ambito dei tre Ordini. Di seguito la suddivisione in Ordini e Albi che scaturirà dal decreto legislativo: Ordine Nazionale delle Professioni Tecnico - sanitarie e della Prevenzione ( articolazione Albi provinciali ) professioni coordinate stima esercenti Tecnico Audiometrista 1.200 Tecnico Sanitario di Laboratorio Biomedico 30.000 Tecnico Sanitario di Radiologia Medica 21.000 Tecnico di Neurofisiopatologia 1.500 Tecnico Ortopedico 3.000 Tecnico Audioprotesista 2.500 Tecnico della Fisiopatologia Cardiocircolatoria e Perfusione Cardiovascolare 3.000 Igienista Dentale 2.100 Dietista 3.000 Tecnico della Prevenzione nell'Ambiente e nei Luoghi di Lavoro 30.000 Assistente Sanitario 8.500 Ordine Nazionale delle Professioni Tecnico - sanitarie e della Prevenzione 105.800 TOTALE ESERCENTI 532.000 Ordine Nazionale degli Infermieri ( articolazione Albi provinciali ) professioni coordinate stima esercenti Infermiere 318.500 Infermiere Pediatrico 10.000 Totale Ordine Nazionale degli Infermieri 328.500 Ordine Nazionale delle Ostetriche e delle Professioni sanitarie della Riabilitazione ( articolazione Albi provinciali ) professioni coordinate stima esercenti Ostetrica/o 15.000 Podologo 1.200 Fisioterapista 40.000 Logopedista 8.000 Ortottista - Ass. Oftalmologia 3.000 Terapista della Neuro e Psicomotricità dell'Età Evolutiva 1.500 Tecnico Riabilitazione Psichiatrica 3.000 Terapista,Occupazionale 1.000 Educazione Professionale 25.000 Totale Ordine Nazionale delle Ostetriche e delle Professioni sanitarie della Riabilitazione 97.700 Fonte: Ministero della salute

Sanità: I TEMI DELLA SANITÀ ALL'ESAME DEL PARLAMENTO

SENATO DELLA REPUBBLICA - COMMISSIONE IGIENE E SANITÀ Nuove norme in materia di utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e automatici A.S. 718 (iniz. parl.) Relatore: De Lillo Nuove norme in materia di responsabilità professionale del personale sanitario A.S. 50, 352, 1067 e 1183 (iniz. parl.) Relatore: Saccomanno (Pdl) Incentivi alla ricerca e malattie rare A.S. 7,52,146,727728,743 (iniz. parl.) Relatrice: Bianconi (Pdl) Disposizioni in materia di consenso informato e di dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario A.S. 10, 51, 136, 285, 483, 800, 281, 994, 972, 1095 (iniz. parl.) Relatore: Calabrò (Pdl) Istituzione degli ordini e albi delle professioni sanitarie infermieristiche A.S. 573 e 1142 (iniz. parl.) Relatrice: Bianconi (Pdl) Medicine non convenzionali A.S. 145,481 e 713 (iniz.parl.) Relatore: Bosone (Pd) CAMEMERA DEI DEPUTATI - COMMISSIONE AFFARI SOCIALI Modifiche al D.Lgs. 30 dicembre 1992, n. 502, e altre disposizioni in materia di governo delle attività cliniche A.C. 799, 1552, 977-ter, 278 e 1942 (iniz. parl.) Relatore: Di Virgilio (Pdl) Disposizioni per garantire l'accesso alle terapie del dolore e alle cure palliative A.C. 624, 1141, 635, 1830 e 1738 (iniz. parl.) Relatore: Scapagnini (Pdl) Disposizioni concernenti l'impiego di farmaci psicotropi per la cura dei bambini A.C. 126 e 1414 (iniz. parl.) Relatrice:Bocciardo(Pdl) Fonte: NewsletterSECuP

Sanità: RINNOVI CONTRATTUALI PER IL PERSONALE DELL' OSPEDALITÀ PRIVATA

Resta tuttora confuso e incerto lo stato dei rapporti sindacali nel settore della 0­spedalità privata per quanto concerne la stipulazione del nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro del personale non me­dico per il quadriennio 2006-2009, come anche di quello del personale medico del­le case di cura private aderenti all’AIOP e della dirigenza (medica e non medica) del­le altre strutture della sanità privata ade­renti ali' ARIS e alla Fondazione Don Gnocchi.

La situazione che è venuta determinan­dosi registra anzitutto la rottura della uni­cità contrattuale all'interno delle tre citate Associazioni datoriali, che finora avevano sempre sottoscritto un ccnl unitario con le Organizzazioni sindacali aderenti alle tre maggiori Confederazioni.

Importanti novità si manifestano anche dalla parte dei lavoratori: a quanto pare, si è rotta l'unità sindacale tra detti Sindacati confederali, mentre sullo scenario contrat­tuale si è affacciato un altro soggetto, l'Unione generale del lavoro (Usi), in ra­pida crescita da qualche tempo. Inoltre, la dirigenza non medica degli ospedali clas­sificati e degli Irccs aderenti all'ARIS ha conseguito autonomia contrattuale rispetto al personale non medico dipendente dalle stesse strutture, al quale era stato aggrega­to fino al 2007.

AI momento, il quadro della situazione contrattuale si presenta nei termini se­guenti.

L'ultimo ccnl del personale non medi­co, unitariamente sottoscritto da AIOP, ARIS e Fondazione Don Gnocchi con le Cgil, Cisl e Uil è stato quello del 19 gen­naio 2005, relativo al periodo 2002-2005, seguito dall'accordo di rinnovo 28 feb­braio 2007 per il biennio economico 2004-2005, anch'esso sottoscritto unita­riamente.

Nessun nuovo accordo unitario, riguar­dante la generalità del personale non me­dico, è intervenuto finora. Limitatamente al trattamento economico nel biennio

2006-2007, specifiche intese sono state però sottoscritte, separatamente, nel di­cembre 2008, con decorrenza gennaio 2009, dall' ARIS e dalla Fondazione Don Gnocchi con Cisl-Fp e con Ugl-Sanità. Da queste intese risulta esclusa, come accen­nato, la dirigenza non medica (amministra­tiva, tecnica, sanitaria) delle strutture A­RIS, per la quale sono intervenuti nel 2006 e 2007 appositi accordi normo-economici con i sindacati Snabi-Sds e Adomp.

Per quanto concerne, invece, le struttu­re associate all’AIOP le trattative da que­sta condotte allo stesso fine con le OO.SS. (con riguardo a tutto il personale non me­dico) non hanno ancora prodotto risultati di immediata e generale applicazione sull'intero territorio nazionale, a causa delle differenti situazioni esistenti tra le Regioni.

L'AIOP, infatti, si batte da tempo per ot­tenere da queste ultime maggiore chiarez­za e tempestività nelle previsioni dei vo­lumi di prestazioni richieste alle strutture private accreditate sulla base di una pro­grammazione di più lungo respiro, tale da consentire agli operatori del settore di programmare a loro volta l'attività futura delle rispettive strutture. AI contrario, l'attuale situazione dei rapporti con le a­ziende sanitarie e le regioni per l'erogazione di prestazioni sanitarie a ca­rico del Ssn, fa temere che in molte aree del Paese possa aversi una contrazione dell'attività delle strutture private, con i­nevitabili ripercussioni non solo sulla pos­sibilità di miglioramenti retributivi, ma addirittura sui livelli occupazionali.

Tuttavia, nel dicembre 2008, il Consi­glio Nazionale dell'AIOP, nell'esprimere un orientamento favorevole «ad una con­trattazione "leggera" di I livello, seguita da un secondo livello regionale decentrato», ha espresso «l'opportunità che le Sedi re­gionali - per le quali sarebbe possibile prevedere la corresponsione di aumenti ­possano autonomamente determinare l'erogazione di acconti sui futuri aumenti

contrattuali fino ad un massimo dell'80% degli incrementi tabellari approvati dal settore pubblico in occasione dell'ultimo rinnovo, senza che ciò possa comportare vincolo per le singole aziende». Risulta, alla data del 26 gennaio 2009, che la Sede AIOP del Friuli V.G. ha autorizzato le case di cura associate ad erogare, con atto uni­laterale, l'anticipo degli aumenti a decor­rere da gennaio 2009. Analoga decisione è stata assunta dalle Sedi di Lombardia, Marche e Umbria, ma con decorrenza dal mese di febbraio.

Molto meno complessa si presenta, in­vece, nello stesso settore, la situazione per quanto riguarda il rapporto di lavoro dei medici dipendenti da case di cura, Irccs, presidi e centri di riabilitazione associati a AIOP, ARIS, Fondazione Don Gnocchi.

Infatti, per il rinnovo del ccnl 19 gen­naio 2005 relativo al periodo 2002-2005 sono in corso, tra le tre Associazioni rap­presentative delle strutture private interes­sate e il Sindacato unitario della categoria (CIMOP), trattative basate su un'ipotesi di lavoro che contempla «una contrattazione "leggera" di I livello, seguita da un secon­do livello regionale decentrato», sulla qua­le anche l'AIOP ha espresso una valuta­zione positiva, approvando la linea tenuta finora dalla delegazione incaricata della trattativa.

Fonte: Newsletter SECuP